Autore Redazione
giovedì
22 Dicembre 2016
14:00
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Politica - Alessandria

Amag Mobilità: coi sindacati resta il muro contro muro. A gennaio possibili scioperi

Le parti si riaggiorneranno il 28 dicembre, quando è stato convocato un nuovo incontro.
Amag Mobilità: coi sindacati resta il muro contro muro. A gennaio possibili scioperi

ALESSANDRIA – Tra Amag Mobilità e i sindacati non è stato raggiunto ancora un accordo sul futuro dei dipendenti della azienda di trasporto alessandrina. Dopo il faccia a faccia di giovedì in Prefettura la procedura di raffreddamento si è conclusa con esito negativo, uno scenario che a questo punto non esclude lo sciopero dei dipendenti dopo il 7 gennaio, quando scadrà la fascia di garanzia del servizio stabilita per legge. Le parti sociali hanno infatti definito insoddisfacenti le condizioni dei dipendenti: “Abbiamo constatato che Amag Mobilità non ha mantenuto gli impegni verso i lavoratori” ha sottolineato Giancarlo Topino, della Filt Cgil.

Il muro contro muro è proseguito sulla richiesta della azienda di prolungare di altri tre mesi il contratto di affitto della ex Atm alle stesse condizioni attuali, cioè con una riduzione di orario di lavoro dal 15% al 25%. L’ipotesi è stata però rifiutata dai sindacati: “Abbiamo chiesto che almeno a gennaio questa riduzione di orario si azzeri” ha sottolineato Alessandro Porta, di Uil Trasporti “nel frattempo che l’azienda ragioni con noi sull’eventuale spostamento di parte del personale in altre società del Gruppo Amag.”

Il Comune di Alessandria ha a sua volta proposto una erogazione di un contributo per i primi tre mesi dell’anno a integrazione del salario: “una apertura che però abbiamo ritenuto insoddisfacente” ha aggiunto Alessandro Porta. “Forse è poco ma non possono essere sempre i cittadini di Alessandria a pagare per un sistema che non funziona” la posizione dell’assessore Giorgio Abonante.

Le parti si riaggiorneranno il 28 dicembre, quando è stato convocato un nuovo incontro. 

Il giorno prima, il 27 gennaio, Palazzo Rosso dovrebbe approvare la delibera di cessione del 51% delle proprie quote ad Amag Mobilità, una mossa per favorire la ricerca di un partner industriale forte. “Abbiamo già detto che non siamo d’accordo” ha concluso Porta “Questa azienda dovrebbe essere a maggioranza pubblica. Ma qualora Palazzo Rosso non cambiasse idea mi auguro che si aprano dei tavoli per verificare le clausole sociali.”

“Un incontro utile anche se non decisivo” ha aggiunto Giorgio Abonante “Nutro la speranza di poter concludere un buon accordo sui mesi di proroga di affitto ad Amag Mobilità. Lavoriamo con Amag Mobilità per trovare un partner solido e costruire una offerta e un piano industriale che convinca il curatore fallimentare. Stiamo cercando di lavorare per offrire migliori condizioni di lavoro ai dipendenti di Amag Mobilità che hanno dato tanto in passato e lo stanno facendo ancora oggi.

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